LA VICTORIA. LA PRIMA MACCHINA
Il giovane Pier Teresio si dovette subito render conto che il mondo dei locali pubblici e delle caffetterie stava cambiando, così come si era reso conto che le macchine in funzione negli stessi locali non erano più adeguate ai tempi, sia per concezione tecnica, sia per la loro estetica. Egli si propose pertanto di costruire una macchina di tipo nuovo, una macchina che doveva assicurare la velocità di uscita della estrazione e dare massima facilità e sicurezza d’esercizio. Aveva inoltre bene in testa che per ottenere questo occorreva rivoluzionare il cuore della macchina: la caldaia. Sfruttando l’esperienza tecnica acquisita a scuola e soprattutto quella derivantegli dalla confidenza avuta con le locomotive durante il servizio militare, che gli aveva consentito di apprendere ogni più piccolo segreto del funzionamento delle caldaie a vapore, si mise all’opera e concepì una macchina adatta allo scopo che si prefiggeva.